Testo:(Bassi): Ok, Dini & Babaman, yess, questa e per le nostre signore, in uno di quei giorni dove e meglio tirare i soldi fuori dal portafogli, tocca
per badman e spacciatori... sono le pistole...a fare la voce dei padroni nelle vie ke stanno intorno ai palazzoni... mi chiedo ke sara di quei ragazzi
la voglia di veni gratificato per niente esse contento con poco con poco sapesse forte e poi stringere la mano di uno in cui credi lasciando sta per qualche
punti senza prendere la mira E? ora della tregua uno piu non sbaglia Un uomo che si sveglia dopo anni di battaglia Tutta pace intorno giorno dopo giorno
(Bassi): Ok, Dini & Babaman, yess, questa e per le nostre signore, in uno di quei giorni dove e meglio tirare i soldi fuori dal portafogli, tocca
prima di tutto, veniamo al punto, faccio brutto rifatti il trucco perche la mia merda lascia di stucco nel mio ramo mi autoproclamo il genio staccami
per contrassegno di contro, se c'e uno stolto di mezzo e il bersaglio del tiro a segno freccette comprese nel prezzo Il mio rispetto a chi ogni giorno
tomba, yeah, e Sup A BI, senti il ticchettio di una bomba, yeah, e abbiamo il gusto classico di sempre, non dire niente di piu di quello che serve, yeah
petto, il giorno dopo rifletto e vedo tutto perfetto, vedo il mondo inchinarsi al mio cospetto. Sono giorni di marea alta e bassa, uno che esalta con uno
'hanno aiutato a vivere la vita di tutti i giorni sconosciuta persino in quei momenti in cui e tutta su in salita pure in quei momenti di innocenti evasioni
uno spazio deserto, lo abbiamo diviso e poi condiviso, e tanto amato Nascosto nel cuore lo vedi e uno spazio deserto dove abbiamo lasciato la parte migliore di
ventennio pimpamelo, scrivi che i partigiani quel tempo lo vissero. Di relax in pedalo, piedi nudi nei sabo, 25 aprile giorno dei caduti di Salo. Umberto di
un attimo di aver capito troppo Siedi, che io gia zoppico dal sonno Intorno uno di quei giorni assai poco interessanti Pieno di maschere e di nuvole e di
Trovava di pessimo gusto gli eccentrici culturisti dal fiato corto, le bambole di porcellana adagiate sul letto tra pizzi e merletti. Trovava di pessimo
avevi gli occhi nudi ad occhi nudi dentro il cesso di un bar Sono cosi io sono uno che si chiude col bar e balla il tango in una mano ti insegnero quei passi un giorno
come uno stronzo solo sopra la banchina mentre guardavo quel gigante di metallo il mio cervello s'incastrava elaborando un piano per domarlo giravi a largo da certi pischelli e storie di
che spazza via le foglie del primo giorno di scuola raggi di sole che allungavano i colori sugli ultimi giochi tra i montarozzi di terra e al davanzale di
titoli di coda amori miei sara duro restare a digiuno dell'amor che dovro dare indietro e riportare quei vuoti di vetro anche se ci sta un po' di qualcuno