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Testo: Amedeo Minghi. Dallo Stadio Olimpico Live. Vivere Vivere.


Alti i papaveri
e piccola Tu,
edere e piovere il pianto vien giu.
La casetta che un pinco pallino
un bel giorno incendio..
Gia mi sentivo lontano da Te
e gia qualcuno soffriva per me.
Cantava ma soffriva e Tu
eri piccola cosi.
E belle macchine e brutte vie,
ci si svegliava e
non c'era piu qualcuno.
Vivere, vivere
arrivano i nostri
ed ero piccolo cosi.
E la Luna mentre arrossiva,
mi parlo di Te.
Vivere vivere
e come bruciava
quella meglio gioventu:
i giganti, poveri Cristi,
firmamenti dolci e violenti
e tristi quegli sceriffi
sotto il sole di mezzogiorno
che scottava gatte sul tetto,
e piaceva calda la vita .
Calda e dolce,
sopra l'amara terra che tremo.
Alti i papaveri e piccolo io,
Ttu che studiavi il per come
e perche,
la tua bocca potesse un bel giorno
intontire anche me.
Gia mi sentivo perduto cioe
s'era gia perso qualcuno per Te.
E Tu,
piacevi a troppi
e Tu piacevi troppo a me.
Su belle macchine e brutte vie
ci si svegliava e non c'era piu
qualcuno..
Vivere vivere,
arrivano i nostri:
saro piccolo o mai piu?
E la Luna era vicina
ma non eri Tu.
Vivere, vivere
e come bruciava
troppo acerbo il cuore mio.
Per le belle povere stelle,
classi miste
miste d'orgoglio e tremarelle
e campanelle
marmellate nelle cartelle.
E biglietti e fogli volanti
era Amore, mica uno scherzo.
Che ti squadra,
dopo t'incarta
e ti porta via.
Vivere vivere
la vita mia,
piccole camere ed amarsi cosi.
Certi d'essere al mondo,
contenti di amarsi cosi.
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