Testo: Andrea Mirò. A Fior Di Pelle. Lettera In Settembre.
Madre, io credevo facile camminare un po? per conto mio,
sollevata dal portare addosso questo nome che non mi rassomiglia piu.
Madre, adesso devo scriverti, la mia corsa e troppo lunga
e sono troppo stanca, stanca di sentire il suono che fa
un passo dietro l?altro e, dietro a me,
piove e tutto il resto e gia?
Qui, questa e la realta, niente di speciale,
solo una bugia che l?acqua lavera;
forse e solo il mio debole racconto, cio che sento,
ma io so che ti lascero qui.
Se potessi ti direi di me, della mia anima di vetro, che
se soltanto tu la sfiori si frantuma e cade
in piccoli bagliori, piccole scie,
troppe le illusioni, ma sono mie
e forse non le troverai?
Qui, questa e la realta, niente di speciale,
rabbia scura che l?acqua lavera;
forse e solo il mio giovane tormento, cio che sento,
ma io oggi riparto da qui.
Ho un diario chiuso sotto chiave, scrivo tutti i giorni per un po?,
fragile compagnia: e cio che puoi tenere di me
Qui, questa e la realta, niente di speciale,
rabbia scura che l?acqua lavera;
forse e solo il mio giovane tormento, cio che sento dentro,
ma io oggi riparto da qui
Andrea Mirò
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