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Testo: Angelo Branduardi. Alla Fiera Dell'est. La Serie Dei Numeri.


E tu bel bimbo, bimbo mio dolce,
dimmi, cosa vuoi che io ti canti?
Cantami dei numeri la serie,
sino a che io oggi non la impari.
Unica e la morte,
niente altro, niente piu...
due i buoi legati al carro,
e sono tre le parti del mondo,
quattro le pietre di Merlino,
che affilano le spade degli eroi.
Unica e la morte,
niente altro, niente piu...
E sul cammino che il tempo fa
cinque finora sono le eta,
e sono sei le erbe che
nel calderone il nano mescolera...
Sette sono i soli, sette le lune,
otto sono i fuochi accesi a Maggio,
attorno alla fontana sono nove
le fanciulle che danzano alla luna...
Unica e la morte,
niente altro, niente piu...
E dieci vascelli sono venuti
portandoci la guerra da lontano.
Undici guerrieri sono tornati
quand'erano in trecento a partire...
Unica e la morte,
niente altro, niente piu...
E sul cammino che il tempo fa
cinque finora sono le eta,
e sono dodici i mesi che
giorno per giorno, da sempre
segnando va.
E dodici ancora sono i segni
che tu puoi leggere nel cielo,
guerra tra di loro han dichiarato,
questa che ti canto sara la fine.
Unica e la morte,
niente altro, niente piu...
Allora la tromba suonera,
avremo fuoco e tuono, pioggia e vento,
la serie dei numeri e finita,
per l'uno sai che non c'e serie:
Unica e la morte,
e due i buoi,
e tre la parti,
quattro le pietre,
cinque le eta
e sei le erbe,
sette sono i soli,
sette le lune,
otto sono i fuochi
e nove le fanciulle,
ma dieci i vascelli,
undici i guerrieri,
dodici i segni,
dodici i mesi
e unica la morte,
da sempre madre del dolore.