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Testo: Angelo Branduardi. La Pulce D'acqua. Il Ciliegio.


Rielaborazione di una ballata britannica medioevale

Gia ero vecchio e stanco
per prenderla con me,
ma il vecchio giardiniere
rinunciare come puo
all'ultimo suo fiore,
se l'inverno viene gia.
Gia ero vecchio e stanco,
ma la volli per me
e il sorriso della gente
di nascosto accompagno
il mio andare verso casa
e l'inverno viene gia...
Lei era la piu bella
che avessi visto mai:
sorrideva fra le ciglia
e il mio cuore riscaldava,
era l'ultimo mio fiore
e l'inverno viene gia..,
Poi anche il mio cillegio
a suo tempo maturo;
lei venne un mattino
a chiedernnene i frutti.
"Devo avere quelle ciliegie
perche presto un figlio avro".
Io guardavo le sue guance:
piu bella era che mai.
e sentivo dentro me
gia crescere la rabbia:
"Chiedi al padre di tuo figlio
di raccoglierle per te".
Sorridendo come sempre,
le spalle mi volto
e la vidi in mezzo ai prato
verso l'albero guardare:
era l'ultimo mio fiore
e l'inverno viene gia.
Fu il ramo suo piu alto
che il ciliegio chino
ed il padre di suo figlio
cosi I'accontento.
Gia ero vecchio e stanco
per prenderla con me,
ma il vecchio giardiniere
rinunciare come puo
all'ultimo suo fiore,
se l'inverno viene gia.