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Testo: Marina Barone. Marina Barone. Il Cane.


E' legato e qui davanti,
lui mi guarda e mi trapassa
con quegli occhi suoi di cane;
come frusta i suoi lamenti,
son nascosti dalla pioggia, dai rumori della gente.

E' legato ha due catene
una al collo e l'altra al cuore,
come tagliano pian piano
mentre il pelo e gia inzuppato,
quanto amore per quell'uomo.

E lui lo guarda con quegli occhi,
con quegli occhi suoi di cane;
e felice, ha il suo padrone che lo picchia,
ma e il suo padrone.
Piove ancora e lui avra freddo,
quasi e buio e ho freddo anch'io;
quella ciotola laccata sembra un mare che straripa,
mi straripano i pensieri ma non voglio andare via.

Forse e solo ed ha paura, sembra in pena ma per chi
?come un cieco sta aspettando
chi accompagni il suo destino,
cane vecchio e malandato
ma con gli occhi da bambino.

E' legato ha due catene
una al collo e l'altra al cuore,
come tagliano pian piano
mentre il pelo e gia inzuppato,
quanto amore per quell'uomo.

E lui lo guarda con quegli occhi,
con quegli occhi suoi di cane;
e felice ha il suo padrone che lo picchia,
ma e il suo padrone.
Piove ancora e lui avra freddo,
quasi e buio ed ho freddo anch'io;
quella ciotola laccata sembra un mare che straripa,
mi straripano i pensieri ma non voglio andare via.