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Testo: Simone Cristicchi. Grand Hotel Cristicchi. L'ultimo Valzer.


Sulla strada provinciale
superato il grande centro commerciale
poco fuori dal quartiere popolare
mi hanno parcheggiato qui.
Io se la memoria e ancora a posto
arrivai di pomeriggio il 7 agosto
non ricordo ma probabilmente era un venerdi.
Le pasticche per il cuore, per la tosse e il raffreddore,
niente dolci col diabete,
le pantofole imbottite.
Senza tante discussioni ora vivo qui
Via dai coglioni!
Dentro la mia stanza sopra il comodino
accanto al lavandino immerso in un bicchiere d'acqua
galleggia il mio sorriso.
L'aria che respiro sa di mele cotte
di disinfettante e e di scuregge abbandonate di notte dal mio vicino
e poi scala briscola e scopone, partite a bocce se c'e il sole,
se piove passi le giornate incollato alla televisione,
per fortuna una bellissima signora e proprio qui, accanto a me.
Le dispiace se solo stasera ci diamo del tu
se balliamo abbracciati fin quando non ce la fa piu
su questa musica di tanto tempo fa
il cuore batte piu forte nel petto saranno i bypass
ogni nota accarezza le rughe della nostra eta.

E la notte di natale in questo posto non si sta poi male
dopo cena ci hanno dato pure un pezzettino di panettone
Mario ha la padella piena Ferdinando tocca il culo all'infermeria
Aldo era un vecchio partigiano se n'e andato ieri sera
e tu prendimi per scemo, ma io sono vivo e tremo
alza l'apparecchio per sentirmi sto per dirti che ti amo
a quest'ora tutti dormono solo io e lei ci siamo svegliati
le dispiace se solo stasera la chiamo Lucia
se la prendo per mano e proviamo ad andarcene via
e gia m'immagino quando la sposero,
e faremo la lista di nozze in una farmacia
mi conceda quest'ultimo valzer signora Lucia
su questa musica di troppo tempo fa
il cuore batte piu forte tutt'altro che un'anomalia
ricomincia stanotte in un valzer la vita mia