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Testo: Enzo Jannacci. La Mia Gente. Il Dritto.


Festa, nella casa popolare al tre,
Paste, vino in fresco come al tabarin.
Gira, gira gira il giradischi e va,
Solo appoggiato in fondo al muro sta, zitto sta

Il dritto, non voleva ballar, non voleva ballar: guardava.
Il dritto, non sapeva ballar, non sapeva ballar, fingeva.
Diceva lui di odiare l?amore, ma scoppiava il suo cuore
La vita lui no! La vita si la vita lui lui la prende cosi.
La vita si la vita lui lui la prende cosi.

Lampi, son petardi di cartone la,
Tuoni, e la casa sembra un varieta.
Suda, ma la fronte non si asciuga mai,
Gira, gira gira il giradischi e va, ma dove Va?

Il dritto, lui si mise a ballar, lui si mise a ballar da solo.
Il dritto, continuava a gridar, seguitava a gridar: ?perdono?.
Diceva di volere l?amore, ma fini contro il muro e la vita fini!
La vita si la vita lui lui la fini cosi.
La vita si la vita lui lui la fini cosi.
La vita si la vita lui lui la fini cosi.