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Testo: Eugenio Finardi. Costantinopoli.

(Finardi-Bechis-Cosma)

Ho alle spalle giorni e mesi di deserto
Leggendo stelle ad occhi chiusi e cielo aperto
Cercando doni, incontrando predoni che affrontai
Lei mi parlava di una nuova societa
Rinata sulle ceneri di una citta
C'e un posto dove il sole muore,
Risplende e nasce gia

La cerchero, la trovero, sentendo
Gioia e infelicita
Gioia e infelicita

Dopo la guerra non avevo visto piu
Una citta senza soldati ne tribu
Dio ha cento nomi, tra bordelli, ostelli e universita
Lei non si trova ma mi appello ad una prova
Mi ha detto un saggio di una donna e un tatuaggio
Un segno tribale, nero e opale, duale avversita

Io lo toccai, lo decifrai, diceva
Gioia e infelicita
Gioia e infelicita

Vedo Costantinopoli
Sento Costantinopoli
Vedo Costantinopoli
All'orizzonte c'e

Il vento parla per le anime e il deserto
Lascio le mura e mi riparo nell'incerto
Lei e la colpa innocente,
Il sole che non muore ad occidente

La cerchero, camminero
Sentendo
Gioia e infelicita
Gioia e infelicita
Gioia e infelicita
Gioia e infelicita

Vedo Costantinopoli
Sento Costantinopoli
Vedo Costantinopoli...