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Testo: Eugenio Finardi. Lucciola.

(Finardi-Sanfilippo)
Da come guarda verso il fuoco
si capisce che non ce la fa piu
sulla statale e quasi l'alba
sono lucciole i suoi occhi blu
e l'orizzonte e un faro che si perde...


Col motocarro e i copertoni
lui non sogna che di portarla via
verso la terra dei limoni
via dai quei falo di periferia
ma questa notte trovera il coraggio...


Lucciola si accese
e illumino il suo cuore
lucciola si arrese
e si stupi di quell'amore...
Lucciola che strano
tenersi per la mano
lucciola che vola
adesso che non e piu sola...


E mentre la citta si sveglia
lui la sente gia finalmente sua
adesso sembra una signora
in un attimo, come per magia
e il copertone brucera da solo...


Lucciola si accese
e illumino il suo cuore
lucciola si arrese
e si stupi di quell'amore...
Lucciola che strano
tenersi per la mano
Lucciola che vola
adesso che non e piu sola...
Lucciola si accese
e illumino il suo cuore
Lucciola che vola
Adesso che non e piu sola...
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