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Testo: Riccardo Fogli. Compagnia. Donne.


(M.Fabrizio/G.Morra)
Donne cattive o no
che spendono bene la vita,
o che dicono sempre non so
se qualche amico le invita,
donne tranquille o nei guai,
donne da perderci gli anni,
ce ne sono che non ridono mai
e credono solo ai romanzi.

Si, arrampicate sugli specchi
che se cadono ti fanno a pezzi
chissa cosa c'e mai nei loro occhi;
si, disperate su un lungomare
o belle di notte in un locale
le vedi a terra, ma sanno volare;
si, da morirci, da bestemmiare
che se partono e per non tornare
e partono tutte, lo sai, prima o poi.

Donne che si danno via,
che vanno per le loro strade,
donne sempre in compagnia
o sole come stelle cadute,
donne che neanche le sai,
che pensano solo ai ricordi,
ce ne sono che ti dicono mai
e poi per un niente le perdi.

E poi ci sei tu,
che a vedere il mio passato,
prima di averti incontrato,
mi sento un vigliacco, un disgraziato;
tu, col tuo viso cosi chiaro,
cosi pulita, cosi speciale
tu, quell'idea che ora e finalmente mia;
tu, per cui al diavolo tutto il mondo,
tu per cui toccherei anche il fondo,
e vivrei senza Dio, senza un soldo.

In cerca di novita,
non sanno che cosa e l'amore
e vanno pensando: chissa,
domani potrei essere altrove;
donne in liberta
che hanno sempre un'occasione,
le stesse di mille anni fa,
miliardi di donne
nessuna come te.