Strumenti
Ensembli
Opera
Compositori
Esecutori

Testo: Francesco De Gregori. Francesco De Gregori. Niente Da Capire.


Le stelle sono tante, milioni di milioni,
la luce dei lampioni si confonde con la strada lucida.
Seduto o non seduto, faccio sempre la mia parte,
con l'anima in riserva e il cuore che non parte.
Pero Giovanna io me la ricordo ma e un ricordo che vale dieci lire.
E non c'e niente da capire.
Mia moglie ha molti uomini,
ognuno e una scommessa perduta ogni mattina nello specchio del caffe.
Io amo le sue rughe ma lei non lo capisce,
ha un cuore da fornaio e forse mi tradisce,
pero Giovanna e stata la migliore,
faceva dei giochetti da impazzire.
E non c'e niente da capire.
Se tu fossi di ghiaccio ed io fossi di neve,
che freddo amore mio, pensaci bene a far l'amore.
E giusto quel che dici ma i tuoi calci fanno male,
io non ti invidio niente,
non ho niente di speciale.
Ma se i tuoi occhi fossero ciliege io non ci troverei niente da dire.
E non c'e niente da capire.
E troppo tempo amore che noi giochiamo a scacchi,
mi dicono che stai vincendo e ridono
da matti, ma io non lo sapevo che era una partita,
posso dartela vinta e tenermi la mia vita.
Pero se un giorno tornerai da queste parti,
riportami i miei occhi e il tuo fucile.
E non c'e niente da capire.