Testo: Francesco De Gregori. Pezzi. Tempo Reale.
Paese di terra terra di cani
Paese di terra e di polvere
Paese di pecore e pescecani
E fuoco sotto la cenere
Dentro le stanze del Potere l'Autorita
va a tavola con l'anarchia
Mentre il ritratto della Verita si sta squagliando
e la vernice va via
E il Pubblico spera che tutto ritorni com'era
che sia solo un fatto di tecnologia
E sotto gli occhi della Fraternita
la Liberta con un chiodo tortura la Democrazia
Paese di terra terra di fumo
paese di figli di donne di strada
E dove se rubi non muore nessuno
E dove il crimine paga
C'e un segno di gesso per terra
e la gente che sta a guardare
Qualcuno che accusa qualcuno
Pero lo ha visto solamente passare
E nessuno ricorda la faccia del boia
e un ricordo spiacevole
E resta soltanto quel segno di gesso per terra
Pero non c'e nessun colpevole
Paese di zucchero, terra di miele
Paese di terra di acqua e di grano
Paese di crescita in tempo reale
E piani urbanistici sotto al vulcano
Paese di ricchi e di esuberi
e tasse pagate dai poveri
E pane che cresce sugli alberi
e macchine in fila nel sole
Paese di banche, di treni di aerei di navi
che esplodono
Ancora in cerca d'autore
Paese di uomini tutti d'un pezzo
Che tutti hanno un prezzo
e niente c'ha valore
Paese di terra terra di sale
e valle senza piu lacrime
Giardino d'Europa, stella e stivale
Papaveri e vipere e papere
dov'e finita la tua dolcezza famosa tanto tempo fa
E' chiusa a chiave dentro la tristezza
dei buchi neri delle tue citta
Chissa se davvero esisteva una volta o se era una favola
o se tornera
E pero se potessi rinascere ancora
Preferirei non rinascere qua
Francesco De Gregori
Pezzi
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