Testo: Francesco De Gregori. Il '56.
A guardare nei ricordi sembra ancora ieri
che salivo su una sedia per guardare i treni
da dietro alla finestra un cortile grande, un bambino, un bambino.
Mio fratello che studiava lingue misteriose
in ginocchio su una sedia coi capelli corti
eravamo forse solo nel '56, un bambino, un bambino
E tutto mi sembrava andasse bene, e tutto mi sembrava andasse bene
tra me e le mie parole, tra me e le mie parole, e la mia anima.
Il Natale allora si che era una festa vera
cominciavo ad aspettarlo quattro mesi prima
i regali mi duravano una settimana, un bambino, un bambino.
Mi ricordo le fotografie dei carri armati
io passavo i pomeriggi a ritagliarle
a incollarle sopra pezzi di cartone, un bambino, un bambino
E tutto mi sembrava andasse bene, e tutto mi sembrava andasse bene
tra me e le mie parole, tra me e le mie parole, e la mia anima.
che salivo su una sedia per guardare i treni
da dietro alla finestra un cortile grande, un bambino, un bambino.
Mio fratello che studiava lingue misteriose
in ginocchio su una sedia coi capelli corti
eravamo forse solo nel '56, un bambino, un bambino
E tutto mi sembrava andasse bene, e tutto mi sembrava andasse bene
tra me e le mie parole, tra me e le mie parole, e la mia anima.
Il Natale allora si che era una festa vera
cominciavo ad aspettarlo quattro mesi prima
i regali mi duravano una settimana, un bambino, un bambino.
Mi ricordo le fotografie dei carri armati
io passavo i pomeriggi a ritagliarle
a incollarle sopra pezzi di cartone, un bambino, un bambino
E tutto mi sembrava andasse bene, e tutto mi sembrava andasse bene
tra me e le mie parole, tra me e le mie parole, e la mia anima.
Francesco De Gregori
Francesco De Gregori
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