Testo: Gianna Nannini. Il Pastore.
Canuto il volto bastone accanto
e lui il pastore di ogni tempo il monte nuovo lo raggiungera
e indietro non tornera indietro
le case basse le cose ingiuste il ritmo lento della voce
sapori odori aromi fermati e imbalsamati
indietro i suoi dolori ignoti indietro morte e guerra
indietro il mito della terra indietro il mito della terra
e poi salire in alto dove il silenzio e favola
e liberare l'anima e liberare l'anima e liberare l'anima
lontana l'isola voci gridi togliere tutte le radici
e camminare avanti a lunghi passi falcanti
i boschi oscuri a me davanti e niente piu ripensamenti
lasciare tutto quanto per ricominciare il mondo
poi sedersi su una pietra e ripensare a un'esistenza
lontana ormai la sofferenza lontana ormai la prepotenza
ed arrivare in alto dove il silenzio e favola
e liberare l'anima e liberare l'anima e liberare l'anima......
e lui il pastore di ogni tempo il monte nuovo lo raggiungera
e indietro non tornera indietro
le case basse le cose ingiuste il ritmo lento della voce
sapori odori aromi fermati e imbalsamati
indietro i suoi dolori ignoti indietro morte e guerra
indietro il mito della terra indietro il mito della terra
e poi salire in alto dove il silenzio e favola
e liberare l'anima e liberare l'anima e liberare l'anima
lontana l'isola voci gridi togliere tutte le radici
e camminare avanti a lunghi passi falcanti
i boschi oscuri a me davanti e niente piu ripensamenti
lasciare tutto quanto per ricominciare il mondo
poi sedersi su una pietra e ripensare a un'esistenza
lontana ormai la sofferenza lontana ormai la prepotenza
ed arrivare in alto dove il silenzio e favola
e liberare l'anima e liberare l'anima e liberare l'anima......
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