Testo: Giorgio Conte. J.M..
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Ho pensato tante volte
Al mestiere che volevo far da grande
Ho pensato che all'aperto si sta bene
A guardare gli animali
Ed allora ho cominciato a fare il taglialegna
Poi il freddo mi gelava, oltre ai piedi, anche i pensieri
E allora son salito su un aereo veloce
Verso il mare, la Florida
E allora ho cominciato ad addestrare i delfini
Ma il mio mestiere non era quello
Anche se bello, non era quello
Cosi diceva quella signora che mi ha portato via con se
Era bionda, era bella, con un nome strampalato
Che ronzava nelle orecchie, eh gia
La chiamavano Zsa Zsa, e cosi io diventavo il suo autista tuttofare, eh gia!
Ho provato anche a fare l'autista, lo chauffeur
Ma il mio mestiere non era quello
L'ho poi trovato in fondo al mare, in fondo al mare inabissato
E adesso vivo bene, mangio aglio tutto il giorno e il mio cuore si dilatera
Come si dilata il mare nelle sue alte maree
Nell'azzurro e nel profondo blu
Ho trovato la mia apnea
Ho pensato tante volte
Al mestiere che volevo far da grande
Ho pensato che all'aperto si sta bene
A guardare gli animali
Ed allora ho cominciato a fare il taglialegna
Poi il freddo mi gelava, oltre ai piedi, anche i pensieri
E allora son salito su un aereo veloce
Verso il mare, la Florida
E allora ho cominciato ad addestrare i delfini
Ma il mio mestiere non era quello
Anche se bello, non era quello
Cosi diceva quella signora che mi ha portato via con se
Era bionda, era bella, con un nome strampalato
Che ronzava nelle orecchie, eh gia
La chiamavano Zsa Zsa, e cosi io diventavo il suo autista tuttofare, eh gia!
Ho provato anche a fare l'autista, lo chauffeur
Ma il mio mestiere non era quello
L'ho poi trovato in fondo al mare, in fondo al mare inabissato
E adesso vivo bene, mangio aglio tutto il giorno e il mio cuore si dilatera
Come si dilata il mare nelle sue alte maree
Nell'azzurro e nel profondo blu
Ho trovato la mia apnea
Giorgio Conte
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