Testo: Giorgio Gaber. La Mia Generazione Ha Perso. Verso Il Terzo Millennio.
E tu mi vieni a dire
che l'uomo muore
lontano dalla vita
lontano dal dolore
e in questa quasi indifferenza
non e piu capace
di ritrovare il suo pianeta
fatto di aria e luce.
E tu mi vieni a dire
che il mio presente
e come un breve amore
del tutto inconsistente
che preso dai miei sogni
io non mi sto accorgendo
che siamo al capolinea
al temine del mondo.
E tu mi vieni a dire
che tutto e osceno
che non c'e piu nessuno
che sceglie il suo destino
non ci rendiamo conto
che siamo tutti in preda
di un grande smarrimento
di una follia suicida.
E sento che hai ragione se mi vieni a dire
che l'uomo sta correndo
e coi progressi della scienza
ha gia stravolto il mondo
pero non sa capire
che cosa c'e di vero
nell'arco di una vita
tra la culla e il cimitero.
E tu mi vieni a dire
c'e solo odio
ci sara sempre qualche guerra
qualche altro genocidio
e anche in certi gesti
che sembran solidali
non c'e piu un individuo
siamo ormai tutti uguali.
E sento che hai ragione se mi vieni a dire
che anche i piu normali
in mezzo ad una folla
diventano bestiali
e questa specie di calma
del nostro mondo civile
e solo un'apparenza
solo un velo sottile.
E tu mi vieni a dire
quasi gridando
che non c'e piu salvezza
sta sprofondando il mondo
ma io ti voglio dire
che non e mai finita
che tutto quel che accade
fa parte della vita.
Ma io ti voglio dire
che non e mai finita
che tutto quel che accade
fa parte della vita.
Giorgio Gaber
La Mia Generazione Ha Pers
Giorgio Gaber
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