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Testo: Gufi (I). Il Cabaret Dei Gufi Volume 2. È La Domenica Il Giorno Del Signore.


La la la la la la la la la la
la la la la la la la la la la
E la domenica il giorno del Signore,
e la domenica il giorno dell'amore;
tutti ben rasati con su gli abiti belli
e d'obbligo sentirsi tutti un po' fratelli.
E tutti andiamo in chiesa
a pregare Iddio,
ma tu ti preghi il tuo
ed io mi prego il mio.

La la la la la la la la la la
la la la la la la la la la la
Verso le sei c'e il Dio delle vecchiette,
a mezzogiorno quello dell'elite
con le belle signore che sfoggiano toilette
e accessori strani comprati alla boutique,
e che fanno a gara per arrivare a pelo
tanto poi la messa comincia col Vangelo.

La la la la la la la la la
la la la la la la la la la la la
E inutile arrivare molto prima
con quel che c'e da fare la mattina;
e poi s'e fatto tardi il sabato sera
marito, amici, amante, night club,
salotto e balera.
E tutti andiamo in chiesa
a pregare Iddio,
ma tu preghi il tuo
ed io mi prego il mio.

La la la la la la la la la la
la la la la la la la la la la
Ce lo facciam secondo i nostri gusti
e gli diciamo cosa deve fare,
e poi chi deve assolvere
chi deve condannare
perche questo mondo
sia sempre piu rotondo
sia libero e felice
sia ricco e sempre in pace
e soprattutto poi
sia come fa comodo a noi