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Testo: Ivan Graziani. Ivan Graziani. Gran Sasso.


Gran, Gran Sasso, che parli con le stelle le lacrime che asciughi son sempre quelle Grande Sasso, conserva il tuo mistero e ogni sogno fatto lo vivro davvero. Ho sognato una sfida a petto nudo gomme di biciclette e calzoni corti eh, bisogna che sopporti, amico ieri hanno vinto loro, ma oggi sara diverso te lo giuro. E cosi con le tasche gonfie di sassi e caramelle, cantando forte passammo per le vecchie stalle. E per colpa di una canzone la sorpresa fini male con un sacco di risate all?ospedale. Svegliati, amico, qui siamo in citta e non fra i lupi dei boschi dove scegli i tuoi rischi niente piu falchi, ma solo serpenti con il pugnale fra i denti percio mi ascolti. Gran, Gran Sasso, che parli con le stelle le lacrime che asciughi son sempre quelle. Pero ricordo una sfida fra un?armonica e una chitarra che si faceva per conquistare lei. Lei che non parlava e raramente sorrideva un fiore triste e azzurro di palude ehi, ma chi s?illude, non guarda me, poveretto ma quello della terza media, quel maledetto. Ma che cosa ho fatto, ma perche non ho capito quel fiore triste ormai io l?ho perduto. Volta la testa, io ti incontrero forse in questa citta se ti riconoscero apri le braccia ed io guariro da questi stupidi affanni, dai miei malanni. Gran, Gran Sasso, che parli con le stelle le lacrime che asciughi son sempre quelle Grande Sasso, conserva il tuo mistero e ogni sogno fatto lo vivro davvero.