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Testo: Ivan Graziani. Colori.

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Dolce, quando con realta tu mi parli di foglie ingiallite nel tempo di un tiepido autunno. Rose, ormai di un anno fa che ricurve sul vaso fra le spine spezzate non vogliono ancora morire? Certo, il colore delle cose puoi vedere ma immaginare come me non potrai mai fiori di ghiaccio in fondo al fiume e melodie distese al sole e laghi immensi di corallo nel deserto. Cavalli bianchi con il morso di cristallo. Certo, il colore delle cose puoi vedere ma immaginare come me non potrai mai straordinarie creature, mostri di sale in riva al mare stradine e curve fra le foglie di un ciliegio. Gente di sabbia dentro armadi di cemento. Dolce, quando con realta segui attenta i miei passi e mi tieni la mano intorno alla stanza. Casa, questa e casa mia, io ci vivo da sempre nel buio di sempre, con le illusioni di sempre? Certo, con gli occhi puoi vedere dove andare ma viaggiare come me non potrai mai io volo alto oltre le stelle e il sole brucia la mia pelle grifoni alati mi trascinano lontano. Dove la luna va a morire piano, piano?