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Testo: Ivan Graziani. Isabella Sul Treno.

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Settantasette vergini ne avessi mai incontrata una in equilibrio come lei. Capelli color grano e occhi blu stoviglia e un?aria da signora finta come le sue ciglia e il treno cigolava sui binari dello stato urlando nella notte come un disperato lei mi disse "Ciao, mi chiamo Isabella cercavo un posto in prima ma non l?ho trovato" Chissa che storia avra Isabella? E dove se ne andra Isabella? "Che mestiere fai?" Le ho chiesto "Mi spoglio in un locale e guardo intorno a me quelle facce da maiale e il mio impresario dice che sono molto brava sai ho studiato danza a Reggio Emilia? Ma non e di te che mi vergogno potrei farti anche vedere se non lo faccio e solo per il controllore" "E l?amore come va?" le ho chiesto "Ho un conte che mi ama lui viene dalle Marche ed e un po? particolare e lui mi lega su una sedia e mi cosparge di miele poi fa una risata che ti lascio immaginare" Lei lotta per la vita, Isabella. Isa, Isa, Isa, Isabella. Parlammo ancora tanto, almeno un paio d?ore poi il treno s?infilo dentro una galleria e nel buio piu totale lei disse "Ho paura" poi passi sopra i passi come di chi fugge via quando uscimmo fuori non c?era piu nessuno mentre fermo sulla porta ridacchiava il controllore "Scusi" gli domando "ha mica visto dov?e andata?" "E? inutile" risponde lui "secondo me se l?e squagliata qui la conosciamo tutti, e solo un po? matta anzi, guardi bene se ha ancora in tasca il portafoglio" Lei lotta per la vita, Isabella Isa, Isa, Isa, Isabella.