Testo: Madrigali Magri. Negarville. Uomo Ombra.
l'organismo immateriale che regge i rapporti quando io mi allontano mi ha mosso passi labbra gesti cosi l'automa ha sorriso e scherzato mentre stavo lavorando a un altro tavolo spalancato sul vuoto che mi hai dato freddo immobile un gesto un congedo ho visto l'uomo ombra con luce da dietro in una stanza di due metri per due ho parlato a salve e forse sorriso bidimensionale sono uscito inappagato eppure amaramente grato per il nulla che mi hai dato domani inciampo in un mercoledi anonimo nel bagaglio perplesso che ho ai piedi del letto tra acari lampi ricordi e negli occhi una rete indistricabile di capillari rotti
sei quello che ha vinto il nostro duello di enigmi? illuso di capirsi?
freddo immobile ungesto un congedo
davanti un uomo ombra con la luce da dietro
in una stanza di due metri per due
estraneo
irrisolto
Madrigali Magri