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Testo: Marcella Bella. Albergo A Ore.

Io lavoro al bar di un albergo ad ore,
Porto su il caffe a chi fa l?amore,
Vanno su e giu coppie sempre uguali,
Non li vedo piu neanche con gli occhiali,

Ma sono rimasta come una cretina,
Vedendo quei due arrivare un mattino,
Puliti, distinti, sembravano finti
Sembravano propri due santi dipinti,
Mi han chiesto una stanza,
Gli ho fatto vedere la meno schifosa,
La numero tre,

E ho messo nel letto i lenzuoli puliti,
Poi come San Pietro gli ho dato le chiavi,
Gli ho dato le chiavi di quel paradiso,
E ho chiuso la porta sul loro sorriso?

Io lavoro al bar di un albergo ad ora
La La La?
Porto su il caffe a chi fa l?amore
La La La?
Vanno su e giu coppie sempre uguali,
La La La?
Non li vedo piu neanche con gli occhiali,

Ma sono rimasta come una cretina,
Aprendo la porta in quel grigio mattino,
Se ne erano andati in silenzio perfetto,
Lasciando soltanto due corpi nel letto,

Lo so che non c?entro,
Pero non e giusto morire a vent?anni,
E poi proprio qui,

Me li hanno incartati nei bianchi lenzuoli,
E l?ultimo viaggio l?han fatto da soli,
Ne fiori ne genti soltanto un furgone,
Ma la dove stanno staranno benone,

Io lavoro al bar di un albergo ad ora
La La La?
Porto su il caffe a chi fa l?amore
La La La?
Saro una cretina, ma chissa perche
La?la?la
Non mi va di dare a nessuno la chiave del tre?

(Grazie ad alessandra per questo testo)