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Testo: Marco Ferradini. Filo Rosso. Schiavo Senza Catene.


(H. Pagani - M. Ferradini)

Un altro giorno da inventare
con te che non ti fai vedere,
un altro giorno da passare
cercando di non soffrire.
Aprire gli occhi sulla citta
ma si! dormiamo
tanto non chiamera?

Schiavo senza catene
del tuo amore.

Dal letto faccio testa o croce
per la doccia o per il caffe,
ma c'e in cucina la tua voce
e in bagno il profumo di te.
Io torno a letto
e mi consolo
col mio corpo che si accende da solo.

Schiavo senza catene
del tuo amore.

E la citta e vuota d'agosto
non resta nemmeno un amico,
per ammazzare le ore
parlando, parlando di te
e giro nudo, mi mangio una pesca
e mi sento finito,
per aver detto: "D'accordo vai pure cosi vedi se?
resisti piu di un giorno senza me".

Mi metto una maglietta tua
convinto chissa perche,
che mi fara passar la bua
cotone, carezza di te.
Il sole scende sulla citta
no, no, non esco
forse mi chiamera?

Schiavo senza catene
del tuo amore.

E la citta e vuota d'agosto
non resta nemmeno un amico,
per ammazzare la notte
parlando, parlando di te;
e giro nudo, mi mangio le mani
e mi maledico?
"Basta, mi arrendo
dai torna!
su vieni a vedere com'e?
com'e ridotto un uomo
senza te?
com'e ridotto un uomo
senza te?
senza te".