Testo: Max Gazzè. Quindi?. Io Dov'ero (Atmos 5).
Flebile irreale
la luce incognita
come di cattedrale
quasi alabastrina si promana inesorabile
E livida
E gelida la quiete
prima di infrangersi
Nevica sulla discesa e nevica sulla mia attesa
Nevica sull'altopiano e nevica sulla mia mano
Nevica sul lastricato e nevica sul mio segreto
...ed io dov'ero...
Algido irreale
il tempo immobile
come di cattedrale
soffoca ogni fremito in un vuoto muto e attonito
Si schiantano
brine cristalline di acciaio lucido
Nevica sulla discesa e nevica sulla mia attesa
Nevica sull'altopiano e nevica sulla mia mano
Nevica sul lastricato e nevica sul mio segreto
Max Gazzè
Quindi?
Max Gazzè
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