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Testo: Nek. Nella Stanza 26. Instabile.


Sai, in questa vita tutto sembra breve,
anche i nostri momenti spesi insieme.
Dai camminiamo un po': e tardi si, lo so,
ma non lo facciamo mai.
Sei la voce che nessuno sa ascoltare,
la luce del lampione in questo viale:
soffusa eppure c'e... ma resta qui con me:
sediamoci se vuoi.

E dimmi come stai e nei tuoi giorni cosa fai;
parlare e facile sotto questa finta luna.
Ed io ti ascoltero e se cadrai ti prendero:
sei meno fragile dentro questa notte scura.

Sai, a volte penso che tu sia inerme
e tutto il mondo intorno ti sorprende
come questa neve che sta cadendo lieve
ma restiamo ancora dai.

E dimmi come stai e nei tuoi giorni cosa fai;
parlare e facile sotto questa finta luna.
Ed io ti ascoltero e se cadrai ti prendero:
sei meno fragile dentro questa notte scura.

. . . . . .
Mostrati e vedrai che nel tuo cielo volerai,
apri le ali e poi con un salto vola.

E dimmi come stai e nei tuoi giorni cosa fai;
parlare e facile sotto questa finta luna.
Ed io ti guardero e se vorrai ti seguiro
se sarai stabile tu non aver paura,
tu non aver paura...
tu non aver paura... no.

(Grazie a Crystal87 per questo testo e a Luigi per le correzioni)