Testo: Paolo Saporiti. Alone. Gelo.
Morte, mi cogli nel sonno, sul letto del fi ume,
riscopro il mio nome, ecco un raggio di sole.
Rivoglio quel volto che ancora non ho.
Forse il male non c?e,
e se e vero che ami Dio, tu ricercalo in me,
che corro nei prati, nei campi stellati,
in un bosco di more, colbacco di sale,
in Paradiso non c?e piu lo spazio per te.
Ricordo,
nel tempo del grano,
quel gesto capace,
il tuo gioco di mano
e quel tono di voce,
che toglie il respiro,
nel senso del vino,
che scorre sincero,
nel modo piu vero,
di un giorno migliore
che forse non c?e.
Quando il bene non c?e, forse il male non c?e.
Quando il bene non c?e...
Ricordi, che al tempo del grano,
correvi veloce, lontano dal male, lontano dal gelo,
che toglie il respiro, anche quando non c?e.
Forse il male non c?e, quando il bene non c?e.
Forse il bene non c?e, quando il male non c?e.
Forse il bene non c?e...
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