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Testo: Pierangelo Bertoli. Eppure Soffia. Povera Mary.


Senza piu uno sguardo se ne ando,
e quel lontano giorno ormai
non lo potrai scordare tu,
lo hai negli occhi sempre piu;
fu da quel di che la bambina che era in te,
senza problemi, ne perche,
si e ritrovata abbandonata donna ormai.

Povera Mary, che n'e stato dei rosai?

Passo qualche tempo ed arrivo
la nuova vita nata in te,
chiudesti al mondo gli occhi tuoi
per dedicarti solo a lei;
il nome che le hai dato lo porto
e mai un momento lo lascio,
tua figlia vive per la madre che c'e in te.

Povera Mary, sono triste e penso a te!

Poi la tua bambina si sposo
e il cuore in gola ti arrivo,
dalla finestra il cielo e blu,
per una volta hai vinto tu;
bussano alla porta, chi sara?
un brigadiere?, che vorra?,
"Lei e la madre? C'e sua figlia morta, sa?"

Povera Mary, di te adesso che sara?

Vecchia, stanca, lacera tu sei,
ma torni ancora quando puoi
nel cimitero, da colei
che e stata tutti i sogni tuoi;
sola verso casa tornerai,
e mentre torni penserai:
"Un altro giorno in meno,
vado verso lei!"

Povera Mary, sto piangendo e penso a te