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Testo: Pierangelo Bertoli. Frammenti. A Bruna.


(P.A.Bertoli-M.Dieci)

Rapida scendevi le scale
avevi gli occhi pieni d'allegria
e un qualche cosa di giornata speciale
che risvegliava la mia fantasia
e come quando liberi del tutto i pensieri
e voli in alto oltre la citta
al di sopra della realta.
Vicoli di antichi ricordi
come in un album di fotografie
che illuminati dalla luce del giorno
resuscitavano le storie mie
e mi aggiravo incredulo fra le vetrine
sfiorando attimi vissuti gia
con l'emozione che mi sorprendeva tanto tempo fa.
Cosi decisa tu venivi
per parlarmi allora per la prima volta
non sembravi imbarazzata forse appena un po'
con poche frasi semplici
mi hai invitato a cena da te
sono stato fortunato quando hai scelto me.
Sveglio mentre dormi al mio fianco
sto componendo la mia vecchia follia
scrivendo frasi che mi premono dentro
da liberare insieme a un'armonia
e all'improvviso penso di volerti svegliare
per presentarti un altro pezzo di me
un altro pezzo che ho recuperato
stando insieme a te.
E non ricordo oggi d'essere mai stato
solo dopo il nostro incontro
come se la nostra storia non finisse mai
e mi ritrovo a vivere amo tutto quello che ho
certo non mi so spiegare o forse non si puo
e certe sere vorrei spingere
la nostra barca fino in alto mare
e sfidare le tempeste della verita
mentre i problemi crollano
battersi e tentare di piu
per far bello questo posto dove vivi tu.
Ma tu rispondi quando i venti
gonfiano le nostre vele
non potranno che portarci dove andiamo gia
e se ti sembrera difficile
armati di quel che sara
ed avremo un nostro posto di serenita.