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Testo: Raf. Passeggeri Distratti. Il Nodo.


Il tuo nome e una vecchia ferita che giace profonda
e la sabbia ha coperto il passaggio di fiamme e furori
tutto sembra pulito e quieto a vederlo da fuori
tutto sembra finito
Ho trovato il tuo nome sul manico di una valigia
era scritto in corsivo e pendeva di lato
come un albero al vento piegato
Da lontano il nodo non cede per niente
un serpente che stringe e respira
anche quando mi nomini a mente si sente
Da lontano quel nodo non cede non molla
come colla ogni giorno piu dura
anche quando mi nomini a mente si sente
La lontananza sai e come il cielo distanza cosi grande che non serve l'aereoplano
ma questa leggerissima farfalla sulla mano
fa rivivere il pensiero delicato messaggero
La lontananza sai e come il mare fermo sulla riva con un vaso da riempire
distanza cosi grande che e difficile spartire
tra chi ha fede di aspettare e chi vuole sparire
Non c'e stato un momento preciso nemmeno un saluto
un regalo sbagliato uno sguardo d'intesa
mi hai lasciato in cucina un biglietto scaduto
Da lontano quel nodo non cede per niente
un serpente che stringe e respira
anche quando mi nomini a mente si sente
Da lontano come in volo
una stella distante e lucente
anche quando mi nomini a mente si sente
La lontananza sai e come il cielo distanza cosi grande che non serve l'aereoplano
ma questa leggerissima farfalla sulla mano
fa rivivere il pensiero delicato messaggero
La lontananza sai e come il mare distanza che e impossibile da dire
inutile varcare si immagina e ti impone di aspettare
Da lontano tu rimani
come i segni che mi scavan le mani
anche quando mi nomini a mente si sente

(Grazie a Sabrina per questo testo)