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Testo: Roberto Benigni. L' Inno Del Corpo Sciolto.

E' questo e l'inno-o
del corpo sciolto
lo puo cantare solo chi caca di molto
se vi stupite
la reazione e strana
perche cacare soprattutto e cosa umana.

Noi ci si svegliamo e dalla mattina
il corpo sogna sulla latrina
le membra posano
in mezzo all'orto
e questo l'inno, l'inno si del corpo sciolto.

C'han detto vili
brutti e schifosi
ma son soltanto degli stitici gelosi
ma il corpo e lieto
lo sguardo e puro
noi siamo quelli che han cacato di sicuro.

Pulirsi il culo da gioie infinite
con foglie di zucca di bietola o di vite
quindi cacate
perch'e dimostrato
ci si pulisce il culo dopo aver cacato.

Evviva i cessi
sian benedetti
evviva i bagni, le toilettes e gabinetti
evviva i campi
da concimare
viva la merda
e chi ha voglia di cacare.

Il bello nostro e che ci si incazza parecchio
e ci si calma solo dopo averne fatta un secchio
la vogl'arreggere
per una stagione
e colla merda poi far la rivoluzione !

Pieni di merda andremo a lavorare
e tutt'a un tratto si fa quello che ci pare
e a chi ci dice, dice
te fa' questo o quello
noi gli cachiam addosso e lo riempiam fino al cervello

Non sono mai stato cosi' giocondo.
Viva la merda che ricopre tutto il mondo:
e' un mondo libero, un mondo squacchera,
perche' spillacchera di qua e di la'.
Cacone, merdone, stronzone, puzzone:
la merda che mi scappa si sparga su di te.

(Grazie a ^trappy^ per questo testo e a Samuel per le correzioni)
Roberto Benigni