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Testo: Sergio Cammariere. Sul Sentiero. Libero Nell'aria.


(Kunstler/Cammariere)

Con un pensiero che volava libero nell'aria...
guidando i mercenari in via del tutto straordinaria...
presero l'Europa...presero New York...
ed era gia di moda una musica nei metro...
Con un pretesto inutile lo vennero a cercare...
lui che sapeva sempre cosa dire, cosa fare...
si vide circondato da chi gli fu fedele..
credendo di sognare disse: "Bene...
Sapete che la guerra e una vecchia commedia...una scomoda sedia...
la caccia a un nemico che alla fine tu non sai... riconoscere..."
Gli occhi si parlano... e poi non sanno fingere...
e anche voi maschere... senza piu nascondere...
La colpa mi dirai e un po' di tutti...
ma solo qualcuno paghera...
e chi ha sbagliato ancora non si sa...
Ma il caso volle che nessuno vinse la partita...
dopo la guerra non resto che fumo tra le dita...
e un treno sta arrivando... da dietro la collina...
e tutto sembra quasi come prima...
Cosi la gente del paese dice che e normale...
che non restava neanche molto tempo per pensare..
qualcuno disse e falso... un altro disse e vero...
e il caso resto avvolto dal mistero...
Ma la fine del racconto non ha una morale
niente di speciale o da farti sembrare tutta questa crudelta...
un'abitudine...
Possono rubare amore come se...
fosse loro quello che incontrano lungo il cammino...
dicono che vengono a proteggere...
ma la pace che tutti aspettavano ancora non c'e...
Ma scendono lacrime, contano le vittime
mentre qui parlano facce bianche dai microfoni...
Ma senza aver pieta la gente aspettera
che un'altra estate arrivera...
E gia si pensa al caldo che fara...
Ma lassu... vedo gia una luce splendere...
e dall'ovest fino all'est forse un giorno arrivera da te...
Come per magia ancora l'allegria nei nostri cuori tornera...
e un nuovo mondo sta nascendo gia...
Nel segno di quel mondo che verra...
Nel segno di quel mondo che verra...

(Grazie a Ilaria per questo testo)