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Testo: Umberto Tozzi. In Concerto. Dimentica Dimentica.


La luce del mattino
e grida di operai
sul dito un maggiolino
e primavera ormai.

E apro le finestre,
il glicine e gia qui
il mondo si riveste come ogni lunedi.

E l'orizzonte e libero come un amante che
fa il grande senza accorgersi che prigioniero e

Dimentica, dimentica che il dispiacere scivola
la mia paura e vivere, uscire, amare e ridere
e non volare adesso giu
perche accanto a me non ci sei piu.

E penso un po' a mia madre
a quella sua mania
diceva piu lavoro piu i soldi vanno via.

E vanno le stagioni come motociclette
di giovani spacconi finche la vita smette.

Dimentica dimentica
t'accorgi un giorno che
quelli che ti capiscono
sono tutti dietro a te

Dimentica dimentica che il dispiacere scivola
la mia paura e vivere, uscire, amare e ridere
e non volare adesso giu
perche accanto a me non ci sei piu.