Testo: Ultimavera. Din! Don!.
:
Come una domenica prima di andare in guerra
in piazza e nei quartieri il tocco dell?ave Maria
Segna nelle strade quel silenzio che ristagna
Lento lento come a farlo apposta
nascondevo il naso tra l?imposta
Ora la finestra e sempre chiusa
e l?inverno arriva freddo e senza fretta
Din! Don!
Intanto cambia il borgo e la valle
Cade giu la neve e arranco la montagna non riesco a risalire
E intorno resta un suono cupo un suono che non cambia
E il tocco sordo e greve dell?Ave Maria
Din! Don!
E tu che passi in strada e che non mi dai retta
A stento canti a stento ridi a stento cerchi di vedere vecchi amici
Ed io che non riesco neanche a respirare
non riesco neanche a fare finta di mangiare
A stento canto a stento piango a stento cerco dei medicinali e intanto
Lento lento come a farlo apposta
(Grazie a Pietro per questo testo)
Come una domenica prima di andare in guerra
in piazza e nei quartieri il tocco dell?ave Maria
Segna nelle strade quel silenzio che ristagna
Lento lento come a farlo apposta
nascondevo il naso tra l?imposta
Ora la finestra e sempre chiusa
e l?inverno arriva freddo e senza fretta
Din! Don!
Intanto cambia il borgo e la valle
Cade giu la neve e arranco la montagna non riesco a risalire
E intorno resta un suono cupo un suono che non cambia
E il tocco sordo e greve dell?Ave Maria
Din! Don!
E tu che passi in strada e che non mi dai retta
A stento canti a stento ridi a stento cerchi di vedere vecchi amici
Ed io che non riesco neanche a respirare
non riesco neanche a fare finta di mangiare
A stento canto a stento piango a stento cerco dei medicinali e intanto
Lento lento come a farlo apposta
(Grazie a Pietro per questo testo)
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