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Testo: Roberto Vecchioni. Rotary Club Of Malindi. Il Vecchio E Il Mare.


Lasciatemi restare cosi
tra questa barca e il cielo...
fermo e inimmaginato come una nota di Mahler
sopra un violino solo...

lasciatemi restare cosi
con questo pescecane legato al mio fianco
che dovrei riportare a riva
se solo fosse un po' piu stanco.

Cosi, dove tutte le cose sono soltanto
battelli di passaggio,
viste e perdute nell'attimo che un faro
le trapassa di un raggio;

perche il vecchio adesso ha vent'anni
e il mare ne ha milioni di milioni,
perche il vecchio adesso ha un sorriso
che ha superato tutte le illusioni...

E l'amore, l'amore, l'amore
che bella scusa per sentirsi vivo
e stato questo amore:
e l'amore, l'amore, l'amore
che insensata pagina di violenze, lacrime , sudore,
e lontano, lontano, lontano il vecchio
ha sempre la tua lettera che dice di tornare,
perche ti ha amato cosi tanto
nonostante l'amore...

Lasciatemi questa zona d'ombra,
questo sentimento di non partenza :
stendermi, ben sapendolo
in questa dolcissima, totale indifferenza;

ho figli che devono tirare le reti
e fastidiosi richiami dalla riva,
e conti da saldare
con chi mi compra il pesce perche io sopravviva:

e l'amore, l'amore, l'amore
che infrangibile anello e stato il tuo amore,
l'attimo nella nebbia
che piu credibilmente rassomiglia al sole,
in mezzo a scogli e stelle e guizzi di delfini
da non considerare
perche il vecchio ora sa che e vero solo il mare

e non c'e niente che sia vero
tranne il mare;
il vecchio sa,
perche ora il vecchio
e il mare.

© Roberto Vecchioni