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Testo: Roberto Vecchioni. Lo Stregone E Il Giocatore.

Quando arrivo io fece molto piano
e il vecchio con la mente era lontano
e poi neppure il cane si sveglio,
non abbaio, rimase immobile.
Cosi penso che fosse qualche amico,
o una rondine, o lo spirito dei lupo,
o il vento, perche il vento
quando entra e svelto piu di una lucertola

E niente piu da perdere
e niente da aspettare
gli disse: "Appendi pure il tuo cappello
facciamo finta di giocare"

Gli anziani gliel'avevan raccontato:
portava i dadi e il gioco era truccato
ma t'incantava il fondo di un sorriso,
su quel viso, ancora giovane

E poi senti urlare forte il lupo
e quando aveva gia quasi perduto,
vide che sulla luna gli sfuggi
la sua vita e se ne innamoro

"Io sono un vecchio inutile
puoi prendere di meglio
tu dammi ancora un giorno
e in cambio ti daro
mio figlio"