U lettu scunsatu e na luci addumata pi no scantarimi "I figghi i ddevi e dopu te lassanu sulu" pattenu c'a machina pi gghiri a ballari a Taommina "Lassali
Appartengo a questi luoghi come le navi appartengono al mare qui si e formata la mia intelligenza qui la mia prima volta come mi sembrava grande questa
Che ne diresti se si andasse a fare un giro in sella ad una canzone che parla ancor d'amore? Io la canto a te a dispetto di ogni logica Ti stupiresti
Il leone uccide ma non puo fare a meno di cacciare la preda cosi noi cerchiamo l'alibi per giustificare le nostre debolezze mondo in frantumi ed i pezzi
Vengo ogni sera in questo posto ma non parlo mai a nessuno a volte una brevissima avventura mi lascia solitario piu di prima mi fa comunque piacere
C'e stato un momento in cui mi e sembrato capirci qualcosa vederci piu chiaro in mezzo alle trame che intreccia la vita ma e stato un attimo soltanto
Nato danzando sul naso del mondo Fortuna inventa la bellezza nell'abbraccio delle sue tante famiglie madri e sorelle che si curano di lui e sguardi
Se abitassi in cima a una montagna e passassi il tempo tutto solo sarei molto piu felice di vederti quando vieni e bussi alla mia porta invece stiamo
Alcuni indios in Amazzonia sono morti bevendo un po'di coca sembra il segnale di un Dio della foresta non sfondate la porta del progresso ah fiore impossibile
Adesso con chi stai Le canne esposte al vento e la crema Coppertone ci baciavamo di nascosto distesi all'ombra di una barca i coni da passeggio
C'e gia un profumo piu forte nell aria risveglia i sensi giochi dolcissimi con te io faro tutti in attesa di tempi migliori davanti ai campi fiori ed
Galatea, oggi voglio dire a tutti che ti amo, io ti amo E non voglio piu nascondere il mio viso, davanti a te Galatea, io ti guardo mentre danzi sulle
Non ho piu voglia di giocare e l'ora di capire che ogni cosa ha un inizio ed una fine e adesso quel gioco e finito per sempre In quei momenti ci piaceva
E lasciami guardare voglio solo un po' lasciarmi vivere presto tutto passa e poi ci lascia. Gia torna primavera tutto e piu tranquillo e piu felice
Uomini che profumano di vento seduti attorno a un fuoco a consumare il te in certe piazze ad Oriente si salutano toccandosi la fronte Strano come tu
Ai tempi in cui Pele era un gigante un quadro a due soli colori per le maglie dei nostri campioni che storie complicate e affascinanti per poi finalmente
Era un gesto illogico nella simmetria del vivere era un grido del corpo nella solitudine dell'universo era carne dell'anima che si tende nell'abbraccio
colpo di clacson si saluta per venire a stare qui a Milano, terzo piano, voglio smetterla di fare poesia ma sia quel che sia. Sono un uomo qualunque, un Mario