Piu fragil del cristal fu il mio amor appunto a te cristallo nel tuo cuor nel tuo guardar nel tuo sentir il tuo riso e la tua bocca e la nostra timidezza
Che cos'e l'amor chiedilo al vento che sferza il suo lamento sulla ghiaia del viale del tramonto all' amaca gelata che ha perso il suo gazebo guaire
Un pugno, ancora un pugno e un altro sullo slancio ed ecco Blek Mcigno mi centra con un gancio all'angolo mi spinge, a stento me la squaglio, un appercut
La notte se n'e andata come una fucilata e i resti cadono abbattuti sopra l'uomo del Gibbuti Inn sguardo di paraffina sopra il banco perlinato puzza
Estate, sei calda come i baci che ho perduto sei piena di un amore che e passato che il cuore mio vorrebbe cancellar Estate, il sole che ogni giorno
Giornata nuvolosa 110 millibar tempo adatto per bruciare le immondizie le zavorre da buttare a mare C'e qualcuno che ha sbagliato qualcuno che si e
Sotto un cielo di nebbia che cielo non e' e' un altro giorno insicuro che io passo con te E ci troviamo qua tra lampioni e vetrine tra pezzi di scarpe
Con quella faccia triste cosa c'hai trovato in lui raccontava grandi storie o forse eran tutte balle certo gli occhi ti guardava e le coscie non toccava
Ho baciato in bocca la morte tesoro e adesso non posso piu guardarti e nemmeno toccarti il furbo l'ho fatto una volta di piu delle carte che ho in mano
Fresca era l'aria di giugno e la notte sentiva l'estate arrivar Tequila, Mariachi e Sangria la fiesta invitava a bere e a ballar lui curvo e curioso
Notte newyorkese mi preparo e faccio bello esco fuori dall'hotello tasche vuote e gran pretese la strada e tutta luce sotto terra stan le fogne esce
Camminan di bolina al freddo di prima mattina legnosi nei pastrani come talpe dentro brache di fustagno occhi crepati, vene aguzze maculati denti neri
Stanco e perduto ma ero allegro quando me ne andai di casa e certe stelle splendevan forti a far luci e ombre sul mio cammino perso e solitario non riesco
Gatte che si strusciano d'amore al chiavicone donne coi mustacchi sul mastello dei marmocchi ruggine, rottami, robivecchi tra il catrame passa Giacomo
Senza eta' il vento soffia la sua immagine nel vetro dietro il bar gocce di pioggia bufere d'amore ogni cosa passa e lascia Scivola, scivola vai via
Da Ciccillo ristorante dieci portate nel prezzo di una alla sera del trentuno grande festa del veglione stelle filanti nel salone tavolo solo su ordinazione
Un'altra volta bionda la serata sta finendo e servi la mia birra dietro al bar Negroni whisky Coca un Camparino con la soda e il ghiaccio il frigo il
Esco da me in tutto non m'amavo granche il nanomi guarda felice non sa quel che dice e se la canta per se tutta per me la giostra di Zampano tace e