Amor dammi quel fazzolettino, amor dammi quel fazzolettino, amor dammi quel fazzolettino, vado alla fonte, lo vado a lavar. Te lo lavo alla pietra di
la bella figlia si addormento. Mentre la bella dormiva, il cacciatore vegliava, pregava gli uccelletti che non cantassero perche la bella potesse dormir, pregava gli uccelletti che non cantassero
O la bella Gigogin trallerillerilellera, la vas a spas col su sposin trallerillerillella. A quindici anni facevo l?amore daghela avanti un passo delizia
i miei biondi capelli, tu lo sai che eran ricci eran belli, giovanotti piangete con me! Ohi si, si ? ohi no, no! Giovanotti piangete con me! Dimmi che
La dosolina la va di sopra e la si mette a tavolino, solo per scrivere na letterina e per mandarla a Napolitan. Napolitano l?e nda a Bologna a sercarse
e bella. E di li passa un signore e ?l ghe diss: ?oi pastorella, guarda ben che i tuoi caprin lupo non se li piglia?. Salta for lupo dal bosco, con la
smortina, ma e l?amor che mi rovina. Quando poi saro sposina i miei colori ritorneranno. L?altra sera mi sono sognata, di trovarmi a te vicino. Con la
Mamma mia dammi 100 lire che in America voglio anda, centro lire e le scarpette ma in America no no no. Suoi fratelli alla finestra mamma mia lassela
Montagnes Valdotaines Vous etes mes amours Hameaux, clochers, fontaines Vous me plairez toujours Montagnes Valdotaines Vous etes mes amours Oila
Non ti ricordi quel mese d?aprile, quel lungo treno che andava al confine e trasportava migliaia degli alpini su su correte e l?ora di partir. Dopo tre
Angiolina innamorato io son di te, innamorato da l?altra sera quando venni a balar con te; innamorato da l?altra sera quando venni a balar con te. E
Sento il fischio del vapore e il mio amore che va via, e l?e partito per l?Albania, chi sa quando ritornera. Ritornera sta primavera con la spada insanguinata
Venti giorni sull?Ortigara, senza il cambio per dismontar. Tapum, tapum, ta pum! Tapum, tapum, ta pum! Ho lasciato la mamma mia, l?ho lasciata per fare
Sciur padrun da li beli braghi bianchi, fora li palanchi, fora li palanchi, sciur padrun da li beli braghi bianchi, fora li palanchi ch?anduma a ca.
Vola vola. Vulesse fa reveni per n?ora sola, lu tempu belle de la cuntentezze. Vola vola; quande pazzijavamo a ?vola vola? e ti cupre di vasce e di carezze
Quando saremo fora fora dalla Valsugana, andar a trovar la mama, per vedere veder come la sta. La mama la sta bene, ma l?e papa che l?e ammalato, il
: Venti giorni sull?Ortigara, senza il cambio per dismontar. Tapum, tapum, ta pum! Tapum, tapum, ta pum! Ho lasciato la mamma mia, l?ho lasciata per