Testi:
Fabrizio De Andrè In Direzione Ostinata E Contraria Vol 2

che se li tiene e glieli hanno prestati e glieli domando timidamente ma in mezzo alla gente e a chi non vuole darsi ragione che sembra di starnutire contro il tuono gli mando a dire che vivere e caro ma e

e d'oro e d'argento splendevano i doni ma gli occhi eran freddi e non erano buoni Copri le tue spalle d'argento e di lana di perle e smeraldi intreccio

piu corto il cammino e magari sei l'unico a capirla e la fai scendere senza seguirla senza averle sfiorato la mano A quelle che sono gia prese e che

le tue croci Il falegname Questi ceppi che han portato perche il mio sudore li trasformi nell'immagine di tre dolori vedran lacrime di Dimaco* e di

e qualcosa da spartire tra un prigioniero e il suo piantone che non sia l'aria di quel cortile voglio soltanto che sia prigione E' cominciata un'ora prima e

mondo nel cuore e non riesci ad esprimerlo con le parole, e la luce del giorno si divide la piazza tra un villaggio che ride e te, lo scemo che passa e

il tempo sopra il tempo ma non devi aver paura sembra correre come il vento pero il tempo non ha premura. Piangi e ridi come allora, ridi e piangi e

bocca infedele che sappia di fragola e miele in lei la trovera, Barbara in lei la bacera, Barbara. Lei sa che ogni letto di sposa e fatto di ortica e

quando un soffio di tramontana le sue vesti in cielo portava dal folto dei capelli mi chiese, per rivestirla di cercare i rami di cento mimose e ramo