La citta e uno specchio opaco Un gesto veloce sul vetro appannato Surgelate le querce nel fondo del parco Scheletri fermi in un eterno presente Testimoni
Risvegliatasi nel fango Dell'esistenza umana Lei sacrifica la luce Lanciata sull'asfalto Fischia il vento tra i capelli, mentre Megalopoli sprofonda
Veloci come baci senz'amore Sottili come foglie Come dei onnipotenti Quegli sguardi minuti Tra le braccia dell'alba Con il sole tra le mani E gli istanti
Qui non c'e il mare, qui non c'e il sole Qui non c'e posto per un po' d'amore Solo umide cantine per fare del rumore Sotto un cielo grigio di cenere
Nascosti lontano dal fuoco Falsari dell'oro del re Consumiamo banchetti di stelle appassite Segnamo tracciati segreti Ma ora spira il vento del ritorno
Fermi sulla riva dopo un viaggio polveroso Bevendo vino ai piedi di un silente dio di pietra Qui dove il sole danza sulle onde adamantine Spira il vento
Caffe nero, un cielo di cenere Sara tira le tende sintetiche La neve ricopre la strada gelata E' giunto il momento, l'attesa e bastata Neve scende sopra
Posso sentire il vento soffiare Soffiare da terre lontane Portare qualcosa con se Che odia il silenzio Il vento sospira trionfi ed amare sconfitte Sospira
Un filo di spine, brandelli di stoffa, bianco cielo al neon Roghi di odio e bombe inesplose, attenti al coprifuoco Apri gli occhi, niente paura, la battaglia
Nel mondo incerto delle cose umane non c'e legge che non bruci Idoli e fantasmi da sconvolgere e scacciare Pensa al cielo, all'odio, agli oceani ed alle
Una corda alle caviglie che trascina il tuo passato e disegna un solco sporco Che e la linea del futuro, la linea del futuro! Sui sentieri dell'angoscia
Prima che l'ombra cacciasse il sole e i lupi uscissero dalle case di roccia, il re cavalcava nella foresta antica La mano sull'elsa, il pugno chiuso,
Gocce di lurido freddo sgorgano alla sera del mondo E giacciono fracassate in macchine che volevano il tempo Le insegne del cinema abbattute tra la neve
[Instrumental] (Grazie a Gre_Hateful per questo testo)
L'eco e una pietra tombale Che sigilla un'epoca morta Una linea divide il fango e il cobalto E consegna un futuro di lotta Ribes neri e tulipani sorgon
Guerriglia armata tra gli scheletri silenti di cemento Ribelli di una razza in decadenza Non c'e legge, taglia o corda che sia in grado di fermare il
Avanti miliziani con le falci e con le vanghe Padre Muntzer vi scruta dalla terra nera e fredda Soffiate sulla polvere ed aprite i vostri cuori Si va
Mani fredde ti sfiorano Nella notte senti i demoni strisciare Akira ricorda, quando il vento soffiera Abbraccia il tuo amore e scendi le scale dell'inferno