Come un bambino mi tolgo le scarpe e poi a piedi nudi verso te. Le braccia aperte a cercare un sorriso e poi provo a cadere da me. Perche possiedo
Era la, col vestito largo, a coprire i fianchi stretti. Era lei, con la sua valigia, colma di sogni. E rideva perche? I suoi scritti parlavano di
un po' bastardo. Questa e la strada che porta via dal miele di quelle notti, passate ad annusare il vento, che ora mi schiaffeggia viso, che ha l'odor
E poi, signora, le mani sul volto a nascondere il tempo, ma il tempo non c'e. E poi, signora, i veli sul corpo a nascondere il giorno, ma il giorno
Via col bisogno di partire, di vivere un sogno via il palpito del giorno che attenua ogni attesa perche le speranze no?. non si abbandonano mai Solitaria
Ci sono volte in cui pensare a niente e facile: e come se un aereo sfrecciasse nella tua testa senza scia. Ed il pensiero vola come immagini in un cortometraggio
Curioso cammino a sfiorare gli scaffali, un tripudio di colori e di sogni artificiali, una corsa con gli occhi gonfi di umore, un uomo che passa e chiedersi
Sogno un vestito di stracci, intriso di sudore vitale, per coprire la parte di me, che ha smesso di desiderare Folle la corsa degli anni, in precipizio
Passa, passa il giorno e il ricordo ha un caldo tepore lieve come un soffio ci portera dove altri animali ridono come noi amando e odiando e amando cosi