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Testo: Andrea Bocelli. L'Incontro.

Francesco Sartori / Andrea Bocelli / Alessio Bonomo - Poem by Andrea Bocelli

Mentre, come un gigante, fra le braccia
Fiero e felice stringo il mio piccino
E il corpicino tenero, innocente,
Fragile e vivo come un uccellino
Contro il mio petto preme,
Abbandonato, quieto e sicuro
Mezzo addormentato, per qualche
istante, quasi dolcemente
M'appare come in sogno il mio destino.
CosA¬ mi vedo vecchio e rassegnato
Seduto lA , nel canto del camino
Ad aspettar con l'ansia
d'un bambino, la sera
Per vederlo all'improvviso
Rientrare con il dono d'un sorriso
D'una parola, d'una gentilezza
A? come una promessa che consola
La gioia immensa di una sua carezza
Poi mi riscuoto e
giA  ho dimenticato
Ma dentro di me, l'anima rapita
M'avverte che quel bimbo appena nato
GiA  vale piA? della mia stessa vita.


a?¦ e restai davanti a lui per un po'
e ascoltai nell'aria poi l'afferai
Lui aprA¬ la mano e poi

mi toccA? il naso sfiorA? la bocca

Io l'abbracciai ed il mondo girA? di piA?
Intorno a noi ogni cosa poi fiorA¬

E restai davanti a lui per un po'
E fu li che il tempo ci ritrovA?

Lui aprA¬ la mano e poi mi toccA? il naso
ed io sorrisi

Io l'abbracciai ed il mondo girA? di piA?
Intorno a noi ogni cosa poi fiorA¬

Il mondo A? un puntino di luce blu
Che gira e va con
il soffio degli angeli

Io l'abbracciai ed il mondo girA? di piA?

Che gira e va con
il soffio degli angeli