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Testo: Mario Castelnuovo. Venere. Cuore Di Vetro.


La signorina del negozio del centro
era gia grande, non capirlo era inutile...
ma quel mio amico l'aspettava ogni sera
e solamente per poterla sognare....

....buonanotte amore....

....e i pomeriggi alla stazione dei treni
e mio fratello mi teneva per mano...
sapeva tutto degli scambi e dei treni
e disegnava i nuovi locomotori
nuovi fantasmi al sonno dei casellanti...

....buonanotte amore...

Cos'e rimasto in questo cuore di vetro
di Fiumicino e di quel molo di reti,
i pescherecci e il loro suono di mare
e il mio maestro che suonava fra i tavoli...

...buonanotte amore...

e gli aeroplani che sembravano uccelli
e alla terrazza io potevo toccarli....
gli americani ed i sovietici insieme
che si annusavano di dietro e davanti,
come due antichi tenerissimi amanti...

...buonanotte amore...

...e io diventero...
le mie scarpe sulla strada...
io diventero...
...e la strada e una scommessa...
io diventero...
con un cuore tanto fragile diventero...
questo cielo e la mia immagine...
diventero..... io diventero....

e i temporali e la paura di amarli,
e intanto i giorni che inseguivano i giorni...
... e poi l'inverno che cresceva sui ponti,
e l'uomo nuovo che stentava a svegliarsi....

...buonanotte amore...

...e poi il ritorno a una finestra d'estate,
e ai nuovi odori che trapassano il cuore
e che disegnano ad ogni inizio stagione,
l'incendio antico di un ricordo segreto...
...ma sempre solo tu ed il tuo cuore di vetro...

.....ed io diventero....