di soprusi e di violenza e vive e non sa il perche della sua esistenza. E cosi compromesso con ogni compromesso che oramai piu nulla ne sente ne vede e il
) Io mi chiamo G. b) Io mi chiamo G. a) Non hai capito, sono io che mi chiamo G. b) Sei tu che non hai capito, mi chiamo G anch?io. a) Ah. Il mio papa
elemento fara molta strada e poi ci sa fare, ha il senso del dovere. Dovevi giocare il sette di fiori, poi andare dal morto e fare l?impasse. Miei cari signori
(Parlato) Io, G. G., non nacqui nella foresta nera io, G. G., vivo e lavoro a Milano. Il Lactarius Gigante e un albero secolare, di colore biancastro
l'acqua che scorre, tira un gran vento e piove un po' e notte fonda, c'e qualche lume sto sopra il ponte e guardo il fiume. A cosa pensi, mio signor G
l?umanita, io accuso le grandi potenze che sfruttano i piccoli stati, io accuso l?autorita, il potere non democratico, accuso la democrazia, io accuso il
vi vedo cosi uguali... tutti con lo sguardo nella stessa direzione... andate tutti decisi per la stessa strada sul vostro... si, anche voi avete il vostro
chiese e dei conventi, Signore delle suore e dei preti prova ad esserlo, se credi, anche dei cortili, delle fabbriche, delle puttane, dei ladri. Signore, Signore
Parlato) "Stanza 132, ore 18, e espirato, si il cuore, come il suo povero papa. Sembra che dorma? no, non ha sofferto, non se n?e neanche accorto!
gira un po? la testa: ?Sara un uomo assai importante, forte, bello, intelligente? Ma sta calmo, che magari poi divento un deficiente! Han deciso per il nome: proprio G
il sole ci annuncia che la primavera ci porta i suoi fiori ma il nostro pensiero e lontano e gia corre all?estate che presto verra. E quando il caldo
poi, quando ci sono i figli... no, non possiamo. E i nostri genitori?... beh, quello e il meno... Certo che e dura: gli amici, la gente, anche il lavoro
fara molta strada e poi ci sa fare, ha il senso del dovere. Dovevi giocare il sette di fiori, poi andare dal morto e fare l?impasse. Miei cari signori
Parlato) "Stanza 132, ore 18, e espirato, si il cuore, come il suo povero papa. Sembra che dorma? no, non ha sofferto, non se n?e neanche accorto! Oh