brava piu di me E io attendo che sia amore, sai Ma io sono con te ogni giorno Perche di te ho bisogno Non voglio di piu Acqua e sale Mi fai bere Con
piu di me E io attendo che sia amore, sai Ma io sono con te ogni giorno Perche di te ho bisogno Non voglio di piu Acqua e sale Mi fai bere Con
penso di non avere confini, osservando il bordo dell' acqua E mi ritrovo a tracciare i miei confini, osservando il bordo dell' acqua SUL BORDO DELL' ACQUA
mano. li suo corpo sui sassi in un ora d'aprile poi la barca da sola e le reti strappate e dove e piu quella chiesa sul mare il vento azzurro l'acqua
cosi Petali di rose sull'acqua Che raccolgo con le labbra tremanti Ho sete di una pace profonda E ho trovato l'acqua della fine La fine a volte segna
Lenta, l'acqua scorre lenta, cerca la sua via ogni tanto un'onda bianco scuro curva piu profonda e un'altra muore e fa di me tempesta del nord come il
E' la pulce d'acqua che l'ombra ti rubo e tu ora sei malato e la mosca d'autunno che hai schiacciato non ti perdonera. Sull'acqua del ruscello forse
Siedi serena e aspetti il tuo uomo che torna domani, se il cielo vorra... cerchi il sorriso con cui ti lascio fra i solchi scuri che il tempo disegna
Viveva gia molto tempo fa la lepre con la volpe e la scimmia... non ricordo chi ne racconto la storia, molti anni fa Per tutto il giorno giocavano felici
E` la pulce d'acqua che l'ombra ti rubo e tu ora sei malato e la mosca d'autunno che hai schiacciato non ti perdonera. Sull'acqua del ruscello forse
Da tre notti non riposo resto ad assoltare : e la vipera che soffia, soffia presso l'acqua. Ho composto un canto nuovo, vieni ad ascoltare della sposa
Presso la fontana lui un giorno la trovo, vide da lontano il giallo della veste che portava su di se "Dimmi cosa vuoi che io ti possa regalare, grande
che hai, sembra tu sia fuggito dall'aldila... Vedo nei tuoi occhi profondo terrore, che bianche e gelide dita tu hai... Guarda come stan ferme le acque
Rielaborazione di una ballata britannica medioevale Gia ero vecchio e stanco per prenderla con me, ma il vecchio giardiniere rinunciare come puo all
E` venuto il corvo di mare a predirmi la sorte: "Tempo tu non avrai di fuggire... Ti raggiungono gia! strapperanno i tuoi occhi, bruceranno il tuo cuore
Ispirato ad una danza del primo barocco di Giorgio Mainerio (1535-1582) Sono io la morte e porto corona, io Son di tutti voi signora e padrona e cosi
una parola, e il cuore s'apre non ha piu paura, e allora il cielo si fa,piu grande ancora, madre cosi forte e fragile,come acqua e cenere... Goccia